Vieni a Cellino

L'ambiente

L'Ambito Territoriale
del Vomano

Cellino è al centro di un territorio incontaminato a vocazione agricola e silvo-pastorale in cui le tematiche ambientali sono affrontate da sempre con la massima attenzione ed efficacia

L'altitudine

Il territorio della Regione Abruzzo è suddiviso in cinque classi altitudinali. Il territorio di Cellino ricade nelle classi  definite  "Collina" con giacitura compresa tra i  200 e i 400 m s.l.m. (in colore fucsia) e "Alta collina", con giacitura compresa tra i 400 e gli 800 m s.l.m. (in colore rosso)

Le categorie ambientali

Il territorio della Abruzzo è suddiviso in sette categorie ambientali. Il territorio di Cellino comprende le seguenti: Ambienti agricoli (in giallo), Praterie e pascoli (in verde chiaro), Ambienti boscati e semi-naturali (in verde scuro) e, in minima parte, Ambienti urbanizzati (in grigio scuro)

I calanchi

La morbidezza collinare del paesaggio di Cellino si inasprisce al confine con il territorio di Atri con la comparsa dei tipici calanchi argillosi. L'area, istituita come  Riserva Naturale Regionale nel 1995, dal 1999 è Oasi del WWF

Il clima

Le categorie bioclimatiche

Il territorio della Regione Abruzzo è suddiviso in in cinque aree bioclimatiche. Il territorio del comune di Cellino ricade nell'area bioclimatica caratterizzata dal "Clima temperato oceanico semicontinentale", che si contraddistingue per la presenza di temperature miti per tutto l'anno

Il microclima

Il clima tipico del territorio cellinese è temperato con escursioni termiche e piovosità che si mantengono moderate.
La temperatura media annuale è di 16-18 °C. Le temperature massime nel mese di luglio si collocano intorno ai  28 °C.
Le temperature minime invernali scendono raramente sotto lo zero. Anche nel mese di gennaio le temperature minime si mantengono intorno ai 2,5 °C.
La piovosità annuale non eccede i 700-800 mm di pioggia

Temperature medie annue
Precipitazioni medie annue

La flora

La vegetazione arborea più tipica è il bosco misto di caducifoglie e comprende il faggio, il tasso, la roverella, l'acero, il nocciolo, il leccio e il carpino.
Lungo l'alveo dei fiumi e dei torrenti si trovano salici e pioppi.
Tra le specie arbustive più comuni la fusaggine, il biancospino e il prugnolo.
Ai terreni asciutti dei calanchi si sono adattati il cappero, il carciofo selvatico, il gladiolo selvatico, la ginestra odorosa, la tamerice e la liquirizia

Acero
Nocciolo
Cappero
Carpino nero
Pioppo e salice
Ginestra
Faggio
Roverella
Liquirizia
Leccio
Salice bianco
Tasso comune

La fauna

I mammiferi

Tra i mammiferi più comuni si trovano il riccio, il tasso, la donnola, la talpa, lo scoiattolo, il ghiro, la faina, il cinghiale, la lepre, il capriolo, la volpe e il lupo. Da diversi anni è ricomparsa ed è in espansione l'istrice

Ghiro
Scoiattolo rosso
Riccio
Istrice
Lepre europea
Donnola
Volpe
Lupo
Capriolo
Cinghiale

Gli uccelli

Oltre alle specie più comuni, troviamo la coturnice, la starna, la quaglia, il fagiano, la beccaccia , il piccione selvatico, il colombaccio, la tortora, l'allodola, il tordo, il merlo; anatidi quali il codone e il germano reale. Numerosi sono i rapaci diurni e notturni favoriti dall’ambiente aperto: gheppio, poiana, barbagianni, civetta, allocco, gufo ma anche il grifone, il nibbio reale e il falco

Merlo
Alzavola
Falco lanario
Tordo
Beccaccia
Grifone
Ghiandaia
Coturnice
Nibbio reale
Allodola
Fagiano
Germano reale

La fauna acquatica

 La fauna ittica di fiumi e torrenti comprende il cavedano, il barbo, il vairone e la rovella. Nei ristagni d’acqua vivono anfibi come il rospo e il geotritone italiano. Vero e proprio simbolo del Sentiero delle Sorgenti di Cellino è il potamon o granchio di fiume

Cavedano
Vairone
Rovella
Barbo
Rospo
Potamon o granchio di fiume